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lunedì 30 gennaio 2012

Il poeta del giorno: ALFRED TENNYSON


 Nato a Somersby [Lincolnshire] nel 1809, figlio di un parroco anglicano, uomo colto e eccentrico da cui ricevette gran parte della sua istruzione. Studiò poi al Trinity College di Cambridge (1828-1831). Qui fece parte della Società degli Apostoli, un gruppetto caratterizzato da vivacissimi interessi intellettuali e politici, e strinse amicizia con il coetaneo
Arthur H. Hallam. La morte improvvisa di Hallam nel 1833 rappresentò un evento centrale nella sua vita, accentuò la sua tendenza al pessimismo e al dubbio, e per circa un decennio rinunciò a pubblicare quanto andava scrivendo. Nel 1850 sposò Emily Sellwood, ed ebbe l'ambito titolo di poeta laureato, succedendo a Wordsworth e grazie all'ammirazione del Principe Consorte per "In memoria"; nel 1851 fu in Italia insieme alla moglie. Si ritirò nel 1853
nell'isola di Wight, pur rimanendo una figura pubblica di grande rilievo. Nel 1883 ebbe il titolo di pari (barone Tennyson di Aldworth e Farringford), che accettò non senza esitazioni. Nel 1886 gli morì il secondogenito Lionel. Morì a Aldworth [Surrey] nel 1892.  Tennyson cominciò a scrivere versi giovanissimo, pubblicò insieme ai fratelli Charles e Frederick la raccolta Poesie dei due fratelli (Poems by two brothers, 1827) influenzati da Byron e Th. Moore; nel 1829 ebbe a Cambridge una medaglia per i versi di "Timbuctoo". Nel 1830 è la pubblicazione della raccolta di Poesie, soprattutto liriche (Poems, chiefly lyrical), influenzato da Coleridge e Keats. A esse seguirono una seconda raccolta nel 1832 (Poesie, Poems, pubblicati con data 1833), che comprendono tra l'altro alcune poesie destinate a grande fama come La signora di Shalott (The lady of Shalott), e I mangiatori di loto (The lotos-eaters).  Dopo il decennio di blackout editoriale, pubblicò la raccolta in due volumi di Poesie (Poems, 1842) che lo rivelò al vasto pubblico e con cui ottenne la fama. La raccolta comprendeva, oltre a componimenti anteriori notevolmente rielaborati, alcune delle sue cose più significative: Morte d'Arthur , Ulisse (Ulysses), Locksey Hall, Sir Galahad (ma il pubblico apprezzò soprattutto altre poesie all'epoca: Dora, The gardener's daughter ecc.).  Del 1847 è il poemetto narrativo La principessa (The princess : a medley), racconto fiabesco in versi, che satireggia sull'emancipazione femminile e il movimento femminista. Del 1850 è la sua opera maggiore, In memoria (In memoriam), ispirata alla morte dell'amico Hallam e pubblicata anonima. Si tratta di una
elegia funebre, in cui il poeta tenta di sublimare e racchiudere in una visione consolatoria le contraddizioni del suo
tempo.  La sua attività letteraria fu instancabile. La guerra di Crimea gli ispirò "Charge of the Light Brigade". Del 1852 è l' Ode in morte del duca di Wellington (Ode on the death of the duke of Wellington). Del 1855 Maud e altre poesie (Maud and other poems), in cui è la famosa poesia Vieni in giardino, Maud (Come into the garden, Maud). Seguirono Gli idilli del re (Idylls of the king, 1859) in cui la leggenda arturiana diventava adombramento dei modi, degli ideali e delle
delusioni dell'epoca della regina Victoria; la serie di idilli furono pubblicati nel 1859-1885 e nel 1889 apparvero in edizione completa.  Del 1875-1879 sono tre drammi storici: La regina Mary (The queen Mary, 1875), Harold (1877), e
Beckett (1879); cui seguirono ancora: Il falcone (The falcon, 1879), La coppa (The cup, 1881), La promessa di Maggio (The promise of may, 1882). Altri poemi narrativi sono ispirati alla vita campestre inglese: "Enoch Arden", "Aylmer's
field", "Northern farmer : old style".  L'agiatezza economica e gli onori non gli tolsero lo spirito pessimistico, evidente in Locksley Hall 60 anni dopo (Locksley Hall sixty years later, 1886) pubblicati in concomitanza con la morte del secondogenico Lionel. La sua operosità continuò fino all'ultimo: in Demeter e altre poesie (Demeter and others poems, 1889) si trova anche quello che può essere considerato il suo testamento poetico, "Crossing the bar".  Tennyson è il poeta più rappresentativo dell'epoca vittoriana. Espresse con ricchezza di toni e acutezza di visione la fiducia nei valori riconosciuti, ma anche gli intimi conflitti tensioni e lacerazioni. Caratteristico è il suo sforzo di conciliare istanze diverse e contraddittorie, come quelle della fede, dell'umanesimo e della conoscenza scientifica della natura. La poesia di Tennyson ha squisita perfezione formale, ma manca del vigore drammatico che contraddistingue ad esempio un contemporaneo come Browning. Tennyson è notevole per la maestria nel suscitare uno stato d'animo o creare una atmosfera con la melodiosa musicalità del verso. Fu bardo vittoriano, dotato di grazia elegiaca e sorprendente qualità evocativa del linguaggio. Tennyson possiede una grazia elegiaca quasi virgiliana o alessandrina, creatore di un mondo fiabesco e decorativo che solo lo sgomento dinnanzi ai progressi scientifici, che lo portarono al pessimismo e al dubbio, incrinano. Con l'inizio del XX secolo la fama di Tennyson declinò, per l'impopolarità dell'ideologia conservatrice sottesa a molte sue opere.




Non siam
la forza più che nei giorni lontani
muoveva la terra ed il cielo: noi, 
siamo quello che siamo:
una tempra d'eroici cuori,
sempre la stessa:
in lottare e cercare e trovare
né cedere mai.



Stammi vicina quando la mia luce si sta spegnendo
quando il sangue mi scorre lento e i nervi mi pizzicano
e formicolano, e il cuore è malato
e tutte le ruote dell’essere sono lente.
Stammi vicina quando il corpo sensuale
è tormentato dai dolori che sconfiggono la fiducia
e il Tempo un maniaco che sparpaglia la polvere
e la Vita una furia che getta le fiamme.
Stammi vicina quando la mia fede si sarà prosciugata
e gli uomini le mosche della primavera inoltrata
che depositano le uova e pizzicano e cantano
e tessono le povere cellule e muoiono.
Stammi vicina quando mi spegnerò
per porre fine alle fatiche umane
e sul ciglio basso e buio della vita
il crepuscolo della giornata eterna.

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