«Il denaro è come il letame,
che non serve se non è sparso.»
(Giovanni Bacone)
SEDICESIMO
Era una domenica sera come tante altre, quel 13 novembre. Bruno, Roby,
Mauro e Fausto, stavano girando scoglionati per la città, a bordo della nuova (certo, si fa per dire… era di ventunesima
mano…) auto di Fausto, una Mini Clubman rossa, che faceva tanto scicche. La
gloriosa Ami 8 aveva esalato l’ultimo respiro ed era passata a miglior vita.
Si erano ritrovati, come sempre, sulle panchine sotto casa di Roby, e
ora stavano cazzeggiando per la città, senza una mèta fissa, così, solo per far
passare il tempo in attesa di mettere le gambe e tutto il resto sotto le
lenzuola.
Erano circa le 10 di quella sera, e il loro girovagare, li aveva portati
dalle parti di via Rossini.
Quando passarono davanti alla famosa pizzeria, al Roby venne la
grandiosa idea di tirare giù il finestrino posteriore, e di gridare,
all’indirizzo dei gestori del locale, «LADRI!!!»,
con rabbia violenta.
Malauguratamente, o fatalità, volle che, proprio in quel momento in cui
lo scemo gridava quella parola, due poliziotti in borghese stavano uscendo dal
locale, dopo una cenetta a lume di candela (si
fa per scherzare, eh…) a base di pizza e birra.
I nostri quattro eroi, intanto, avevano proseguito, ma si erano fermati
poco dopo per salutare Tony, il fratello più piccolo (d’età, non certo per stazza fisica) di Piero dei Synthesis.
E mentre si parlava del più e del meno con lui, una 128 gialla si fermò
accanto alla Mini di Fausto. Due personcina molto a modo, ne uscirono fuori con
le pistole in mano, intimando ai quattro di uscire fuori immediatamente.
Pensando ad uno scherzo, rimasero dentro, ma quando i due fecero loro vedere la
tessera della Polizia di Stato, Fausto, Mauro, Bruno e Roby uscirono trafelati
ed in preda al panico. Furono messi con le mani sopra il tettino dell’auto, a
gambe divaricate, come comuni delinquenti. Anche il povero Tony, che non
c’entrava assolutamente niente, fu fatto schierare insieme agli altri.
«Chi di voi ha gridato “AL LADRO!”, eh?» disse uno dei due policemen.
«Nessuno!» fu la risposta.
«Non fate gli stronzi! Abbiamo capito benissimo! Su… chi è stato?» ma
nessuno rispose.
«Ah, fate i duri, eh? Bene, bene… seguiteci in Questura!»
Tony fu costretto, suo malgrado, a salire sulla 128 dei poliziotti,
anche perché non era, quel che si dice, uno smilzo: ad un’altezza che si
aggirava sul metro e ottanta, corrispondevano, infatti, almeno 150 chili di
peso, se non di più, e dentro la Mini di Fausto, evidentemente non c’era posto
per lui.
Parcheggiarono davanti alla vecchia sede della Questura, in piazza
Tacito, salirono le scale dietro ai due Starsky & Hutch, e furono
depositati in una stanzetta.
«E mò che kazzo famo!» disse Bruno «Pure tu, porca puttana, che kazzo
t’è venuto in mente de urlà in quella maniera, eh?»
«Ma chi se poteva immagginà che c’erano du’ poliziotti che stavano
uscenno! E poi, che è reato gridà “LADRI” a qualcuno? Allo stadio lo strillano
a tutti… giocatori, arbitri… mica li mettono in galera per questo!»
Tony si stava letteralmente cagando addosso, perché aveva in tasca un
tirapugni (sia lui che suo fratello
Piero avevano un caratterino che ti raccomando… bastava un niente per scatenare
risse a non finire) e se lo perquisivano erano… “uccelli per diabetici”! Se
lo mise dentro le mutande e cominciò a pregare.
Poco dopo arrivò un maresciallo, che altri non era che il papà di un
vecchio amico di Mauro e Roby, uno di vecchia data, dei tempi dei primi anni
delle superiori, ma che da tempo si era trasferito a Roma per seguire le orme
del papà.
Il maresciallo riconobbe subito Mauro: «Beh, che cavolo è successo?»
«Senta maresciallo…» rispose Mauro «noi… non abbiamo fatto assolutamente
niente… stavamo passando per via Rossini, abbiamo salutato un nostro amico che
passava e nient’altro… poi sono arrivati quei due signori che ci hanno
costretti, sotto la minaccia delle armi, ad uscire fuori dalla macchina… ed
eccoci qua!»
«Senti… come ti chiami… non mi ricordo…»
«Mauro!»
«Ah, già… si…Mauro! Senti… i due colleghi giurano che qualcuno di voi ha
gridato “AL LADRO!” quando siete passati davanti alla pizzeria; quando sono
arrivati in macchina, si sono accorti che qualcuno aveva rubato lo stereo… così
hanno fatto due più due…»
«J’hanno rubato lo stereo?» disse Fausto «Ma tu guarda che sfiga!»
«Senta maresciallo Rocca (ovviamente
non è questo il cognome ma non me la sentivo di mettere quello vero per ovvi
motivi) questo è solo un grosso equivoco…» disse Roby reo confesso come un
bambino che dice alla mamma di aver rubato la Nutella dallo scaffale sopra il
frigorifero «Quando siamo passati davanti al Love Drink… la pizzeria, insomma…
io ho gridato “LADRI!”, ma all’indirizzo dei padroni della pizzeria, perché qualche
mese fa ci hanno fregato facendoci pagare quasi il doppio del dovuto una cena…
ma questo è un altro discorso… ho solo gridato “LADRI!” e non “AL LADRO!” come
hanno capito i due agenti, e non vedo dove sia il reato…»
«È vero quello che stai dicendo?» chiese il maresciallo «Le cose sono
andate effettivamente così?»
«Lo giuro su me stesso!» disse Roby.
«È la pura verità!» disse Fausto «Questi sono i nostri documenti (e tirò
fuori la carta d’identità), controlli pure la nostra posizione… noi siamo
ragazzi puliti, non siamo schedati… non abbiamo mai fatto qualcosa che possa
anche lontanamente assomigliare ad un reato…»
«Si, si… abbiamo già controllato… la vostra fedina penale è pulita,
eppoi conosco lui… non andavi a scuola con mio figlio?»
«Si! A proposito… ma che fine ha fatto? È parecchio che non lo vedo…»
disse Mauro.
«Fa il poliziotto in un paese vicino Roma, ma stiamo cercando di farlo
venire a Terni anche se è difficile…» rispose il maresciallo «Va bene, ragazzi,
potete andare, ma mi raccomando… la prossima volta tirate dritto sena gridare
niente, va bene?»
«Non si preoccupi… non succederà più!» fece Roby «Non ho voglia di
ripassare un’ora in Questura per una cavolata!»
«Su, su… andate… buonanotte!»
Appena fuori, Tony tirò un sospiro di sollievo e il sudore cominciò ad
evaporare sul suo grasso viso (era pure minorenne), lo caricarono in qualche
modo sulla macchina di Fausto (Mauro fu costretto a salire dietro, nel
portabagagli) e lo riportarono a casa sano e salvo.
Per la cronaca, Starsky & Hutch trovarono lo stereo sul cofano della
128 giallo piscio, la mattina seguente.
Questa piccola disavventura, fu l’ultimo episodio decente del 1983, che
finì nello stesso modo del precedente, e cioè con una mega abbuffata di lenticchie
e birra a casa di Robur.
Dal diario di Roby D. – 1 gennaio 1984 – ora imprecisata
«Metallo a tutti! Anche questo 1983 è passato alla storia. Sto
scrivendo mentre Mauro e Paola stanno dormendo sul divano, Bruno, Luca, Robur e
Marco stanno giocando a tressette, Fausto e Mary non li vedo, Piero sta facendo
le parole crociate, Bob e Silvia se ne sono andati da un pezzo. Non so che ore
siano ma, ad occhio e croce, siamo in un’ora imprecisata compresa tra la
mezzanotte e le cinque, e lo dico con precisione perché a mezzanotte abbiamo
brindato e sparato i fuochi dal terrazzo. Come giudicare quest’anno che se n’è
andato? Da un punto di vista morale, diciamo positivo. Ci sono state un paio di
disavventure, tipo “la battaglia del Love Drink”, il derby col Foligno e
“quella sera che ce portoro juppe la Questura!”, ma, fortunatamente, sono
passate senza danni fisici o effetti collaterali. Sono riuscito, finalmente, a
trovare un buon posto di lavoro. Niente di eccezionale però c’ho uno stipendio
fisso che si aggira sulle novecentomila lire mensili, che fanno comodo. Lavoro
con un ragazzo come me, Walter, e quattro simpatiche signore sposate: Bettina,
Flavia, Marisa e Rita, in rigoroso ordine alfabetico. Ho conosciuto qualche
ragazza nuova, ma nessuna ha risposto al mio richiamo. Forse si poteva
combinare qualcosa con Tiziana, un’amica di Mary, ma non esce mai, è sempre
tappata in casa a studiare, e poi c’ha dei problemi strani, da come mi ha detto
Mary, che non ho capito bene… comunque qualcosa che ha a che fare con il
paranormale… meglio non indagare! È morto il papà di Riccardo che, molto
probabilmente, diventerà il nuovo bassista dei Warhead, Warhead che non hanno
suonato molto, quest’anno, anche perché Fabio è dovuto partire per il militare.
Comunque hanno suonato a Castelfidardo, a Filottrano, ad Isernia, nella
piazzetta di Collestatte (grande
concerto). Ho visto i Def Leppard e le Rock Goddess (grandissime fighe!) al teatro Apollo di Firenze, i Litfiba, gli
Harbour Blues e i Phantoms alla discoteca New York sotto il Politeama, gli
Interceptor a Perugia e ad Acquasparta, i nuovi Synthesis con Giulio Biocca
alla voce alla Passeggiata, gli Stage e i Blood Sucker alla Quercia di Narni.
Tiriamo avanti e speriamo che il 1984 sia migliore, da questo punto di vista… Happy
new year, my friends!»
PICCOLA CRONISTORIA DEL 1983
È un anno frenetico, esuberante e
ricco di novità. L’inflazione inizia a scendere e gli italiani possono
finalmente respirare un po’ dal punto di vista economico. Esce quest’anno il
primo PC per uso domestico, il famoso Commodore 64 che si comincia a vedere in
molte case. Anche i videoregistratori diventano ormai elettrodomestici sempre
più indispensabili nella nostra vita quotidiana. L’anno è storico anche per
l’avvento del CD, il supporto digitale, che cambierà per sempre il modo di
ascoltare musica costringendo inevitabilmente alla pensione il fedele e
glorioso vinile. La Fiat produce un’altra utilitaria che fa epoca: la “Uno”.
Politicamente c’è la novità del primo Presidente del Consiglio socialista,
Bettino Craxi. Esplode il boom dei ristoranti cinesi. Il 13 febbraio, 64
persone muoiono nell’incendio che distrugge il cinema “Statuto” a Torino. Verso
la metà dell’anno, desta scalpore la drammatica vicenda che investe un
personaggio molto noto della televisione: il 17 giugno, durante la notte,
scatta nel napoletano una massiccia operazione di polizia nei confronti della
criminalità organizzata. Molti gli arresti eccellenti, tra questi il popolare
presentatore Enzo Tortora. Si tratterà, purtroppo, di un clamoroso errore
giudiziario. Inizia così un lungo calvario per il presentatore che lo vedrà
umiliato e stritolato dagli ingranaggi della giustizia italiana, una macchina
lenta e perversa che, prima di scagionarlo definitivamente dalle accuse, lo distruggerà
fisicamente e moralmente fino a privarlo della sua dignità di uomo perbene. il
26 dello stesso mese, scompare dalla Città del Vaticano, la quindicenne
Emanuela Orlandi; ad oltre vent’anni, la ragazza non è mai stata ritrovata. Il
10 agosto, il capo della loggia P2, Licio Gelli, evade dal carcere svizzero di
Champ Dollon. Il 21 agosto viene assassinato il leader dell’opposizione
filippina Benigno Aquino. Un aereo civile sudcoreano viene abbattuto da caccia
sovietici il 1° settembre: 269 vittime. Lech Walesa riceve il Premio Nobel per
la pace. In campo televisivo, c’è il trionfo del varietà “Pronto, Raffaella?”
che tiene in sospeso l’Italia intera con un vaso pieno di fagioli. La
concorrenza di Canale 5 non è da meno, e lancia “Drive in”, un programma di
nuovi talenti comici dal quale usciranno volti noti come Ezio Greggio, Teo
Teocoli o Francesco Salvi. Sul grande schermo, oltre a “E. T.” di Spielberg,
escono “C’era una volta in America” di Sergio Leone, “La chiave” di Tinto Brass
con una scollacciatissima Stefania Sandrelli e il mitico “Blade Runner” di
Ridley Scott. In campo sportivo, in particolare in quello calcistico, dopo 40
anni, riporta lo scudetto nella capitale, sponda “Maggica Roma”. Successo
musicale dell’estate è “Vamos a la playa” del duo Righeira.
HIT PARADE 45 GIRI 1983
1)
JULIET (ROBIN GIBB)
2)
I LIKE CHOPIN (GAZEBO)
3) EVERY BREATH YOU TAKE (POLICE)
4)
VAMOS A LA PLAYA (RIGHEIRA)
5)
AMICO È (DARIO BALDAN BEMBO)
6) DO YOU REALLY WANT TO HURT ME
(CULTURE CLUB)
7) ROCKING ROLLING (SCIALPI)
8) BILLIE JEAN (MICHAEL JACKSON)
9) VACANZE ROMANE (MATIA BAZAR)
10) FLASHDANCE... WHAT A FEELING (IRENE
CARA)
11) MOONLIGHT SHADOW (MIKE OLDFIELD)
12) CARLETTO (CORRADO)
13) LET’S DANCE (DAVID BOWIE)
14) CHI
CHI CHI CO CO CO (PIPPO FRANCO)
15) FACE TO FACE HEART TO HEART (TWINS)
HIT PARADE LP 1983
1)
L’ARCA DI NOÈ (FRANCO BATTIATO)
2)
BOLLICINE (VASCO ROSSI)
3)
THRILLER (MICHAEL JACKSON)
4) THE JOHN LENNON COLLECTION (JOHN
LENNON)
5) 1983 (LUCIO DALLA)
6)
TUTTO SANREMO ’83 (ARTISTI VARI)
7)
SYNCHRONICITY (POLICE)
8)
ALÉ – O – O (CLAUDIO BAGLIONI)
9) THE FINAL CUT (PINK FLOYD)
10) CRISES (MIKE OLDFILED)
11) FLASHDANCE (COLONNA SONORA)
12) MIXAGE (ARTISTI VARI)
13) TROPICO DEL NORD (POOH)
14) MOMENTI (JULIO IGLESIAS)
15) MAMMA
MARIA (RICCHI E POVERI)
Nessun commento:
Posta un commento