Nizar Qabbani (1923-1998) è un poeta siriano dallo stile raffinato, considerato uno dei maggiori della letteratura araba del XX secolo, un cantore che esplorava con eleganza e semplicità i territori dell'amore, dell'erotismo e della religione. Fu una tragedia a spingere Qabbani alla poesia: quando il futuro poeta e diplomatico aveva 15 anni, sua sorella Wisal, di dieci anni maggiore, si uccise per evitare un matrimonio che non voleva con un uomo che non amava. Ai suoi funerali Qabbani decise di combattere quell'ingiustizia sociale che era stata causa della morte della sorella. L'amore nel mondo arabo è come un prigioniero e io voglio liberarlo. Voglio liberare l'anima araba, i suoi sensi e il suo corpo con la mia poesia? disse un girono a un intervistatore che gli chiedeva se fosse un rivoluzionario. Lo era Qabbani: un rivoluzionario dell'amore, dell'eros, dell'uguaglianza tra uomo e donna in un mondo come quello arabo dove tutto questo era ed è difficile da accettare.
O Signore, il mio cuore non mi basta piu',
quella che io amo e' grande quanto il mondo:
mettimene nel petto un altro
che sia grande quanto il mondo.
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Continui a chiedermi la data della mia nascita
prendi nota dunque
cio' che tu non sai,
la data del tuo amore:
quella e' per me la data della mia nascita.
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Io non ho detto loro di te
ma essi videro che ti lavavi nelle mie pupille
io non ho parlato loro di te
ma essi ti hanno letto nel mio inchiostro e nei miei fogli
L'amore ha un profumo
non possono non profumare i campi di pesco.
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La cosa piu' bella del nostro amore e' che esso
non ha razionalita' ne' logica
La cosa piu' bella del nostro amore e' che esso
cammina sull'acqua e non affonda.
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