Ada conseguì il diploma di maestra nel 1888 e insegnò diversi anni a Motta Visconti.
Nel 1896 si sposò e separatasi in seguito dal marito viaggiò in Svizzera per tornare in Italia allo scoppio della guerra.
Vinse il premio Mussolini nel 1940 e fu l'unica donna invitata nell'accademia d'Italia.
Diventò famosa con il romanzo autobiografico Stella mattutina, in cui rievocava la prima giovinezza.
Morì a Milano nel 1945.
La madre
Vedova, lavorò senza riposoper la bambina sua, per quel suo beneunico, da lo sguardo luminoso;per essa sopportò tutte le pene,per darle il pan si logorò la vita,per darle il sangue si vuotò le vene. -La bimba crebbe, come una fioritadi rose a maggio, come una sultana,da la materna idolatria blandita;e così piacque a un uom quella sovranabeltà, che al suo desio la volle avvinta,e sposa e amante la portò lontana!...... Batte or la pioggia dal rovaio spintaai vetri de la stanza solitariaove la madre sta, tacita, vinta:schiude essa i labbri, quasi in cerca d'aria;ma pensa: "La diletta ora è felice... ".E, bianca al par di statua funeraria,quella sparita forma benedice.
Il dono
Il dono eccelso che di giorno in giornoe d'anno in anno da te attesi, o vita(e per esso, lo sai, mi fu dolcezzaanche il pianto), non venne: ancor non venne.Ad ogni alba che spunta io dico: "È oggi":ad ogni giorno che tramonta io dico:"Sarà domani". Scorre intanto il fiumedel mio sangue vermiglio alla sua foce:e forse il dono che puoi darmi, il soloche valga, o vita, è questo sangue: questofluir segreto nelle vene, e batteredei polsi, e luce aver dagli occhi; e amartiunicamente perché sei la vita.
Sinfonia azzurra
Venne in cerca di tenella calda notte, lungo le strade dai fanali azzurri.Tutte le strade, allora, la notte erano azzurrecome le vie dei cieli,e il volto amatonon si vedeva: si sentiva in cuoreE ti trovò, o dolcezza, nell'ombracasta, velata d'un vapor di stelle.Fra quel tremolìo d'astridiscesi in terra,in quell'azzurro di due firmamentil'uno a specchio dell'altro, ellaella pure rispecchiò in te l'anima sua notturna.E ti seguì con passo di bambinasenza sapere, senza vedere, tacita e fluida.E allor che il giorno apparvecon fresco riso roseo su l'immenso turchino,non trovò più se stessaper ritornare.
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