Roberto Antiochia (Terni, 7 giugno 1962 – Palermo, 6 agosto 1985) è stato un poliziotto italiano.
Agente della Polizia di Stato, nato a Terni e trasferitosi a otto anni a Torino, presso la squadra Mobile di Palermo lavorò con Beppe Montana in delicate indagini sull'associazione mafiosa Cosa Nostra. Dopo l'omicidio di Montana, in ferie ma già trasferito a Roma, decise di partecipare alle indagini a fianco diNinni Cassarà.
Il 6 agosto 1985, mentre accompagnava il Vice Questore Cassarà presso l'abitazione in via Croce Rossa a Palermo, circa 10 uomini armati di Kalashnikovappostati nei piani del palazzo di fronte a quello del vice questore cominciarono a sparare sull'Alfetta di scorta. Antiochia, cercando di fare scudo con il suo corpo a Cassarà che era sceso dall'auto per riaggiungere il portone di casa, rimarrà ucciso dagli spari. Cassarà, rimasto ferito dagli innumerevoli spari dei mitra, riuscirà a raggiungere le scale del portone ma morirà mentre le sta salendo.
Il 17 febbraio 1995, la terza sezione della Corte d'Assise di Palermo ha condannato all'ergastolo cinque componenti della Cupola mafiosa (Totò Riina,Bernardo Provenzano, Michele Greco, Bernardo Brusca e Francesco Madonia) come mandanti del delitto.
A lui sono dedicati la via antistante la Questura di Terni e il commissariato di Orvieto (in Provincia di Terni), vista la sua nascita e la sua infanzia nella cittàumbra.
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