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mercoledì 3 agosto 2011

Vito Cosimo Basile (9/10/1887 - 3/8/1958)

Da non credere!

Era stata tutto un ronzante viavai
di qua, di là, di sopra, di sotto,
da ogni parte, per ogni dove
come se avesse un gran daffare,
come se fosse una spensierata.

Ma ecco che ad un tratto, non molto
lontano,
scorge un bue... lento, a passo a passo,
intento ad arare, in grande affanno.

Di colpo lo raggiunge, gli gira
ronzando due volte intorno e
infine
s’appoggia su uno dei corni,
proprio in punta.

Le altre zanzare che passano di là
vedendola, per prenderla in giro,
la salutano.
Ma lei non le guarda, lei non se ne cura.

Alla fine una di quelle: - ehi, che t’è preso?
Cos’è? ti sei appisolata?
Se non ti senti bene, ritornatene a casa.

Sei forse cieca? Mettiti gli occhiali.
Non vedi che stiamo arando?
Ci mancavi proprio tu! Sì...Signor Sindaco,
proprio così... stiamo arando!

E tu, lettore, hai capito il fatto fino in fondo?
E non sai che qualsiasi uomo tu prenda
a questa zanzara è somigliante?

Il bue intento ad arare non sentì,
e tutto solo la sua opera compì.
Ché solo se la zanzara fosse
diventata una vacca
dal momento che già montato era,
solo allora avrebbe smesso d’arare.

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