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domenica 14 agosto 2011

Klabund (4/11/1890 - 14/8/1928)

IL SOLDATO STANCO

Dal cinese.

Una ragazza calva. Come una siepe sfrondata.
Sta per la strada. Passo oltre e mi allontano.
Così stanno tutti: fila su fila,
testa su testa.

Che cosa ne so delle acque sacre
e del tramonto nel villaggio?
Sono trafitto da mille pugnali
e stanco di tanta morte.

Gli occhi dei bimbi sono come pioggia d’oro,
nelle loro mani brilla la coppa di vino.
Mi voglio stendere a dormire sotto gli alberi
e non essere più un soldato.

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