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A MIA MADRE Madre , o dolce nome , eh' io non oso Ridir con labbro di rea gioia infetto , Donna, che mi nutristi del tuo petto, E molcesti col canto il mio riposo ; fedele a' miei di raggio amoroso , Che mi schiari (e noi seguo) il cammin retto , Qual renderò mercede i tanto affetto Io , d' ogni ben si povero e bramoso ? Se opn vivessi tu del viver mio , Oh come volentieri io cangerei Co' tuoi grigi capegli il mio crin nero ! Amo Dio in te , te in Dio venero , e spero , E credo eh' ei pur sia dove tu sei — Tanto il mio core t' avvicina a Dio !
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