
Al suo orologio, quando non riusciva a dormire 
Incessanti minuti, mentre voi, scorrendo, narrate il tempo 
      Che rimemora la nostra vita, i vostri brevi passi, che sono 
      Appena nati, presto la supereranno, benché essa non vada  
 Né veloce, né lontano, perché la vita, per quanto possa  
Sfuggire al suo resoconto, al vostro, di certo, non sfuggirà. 
      Voi siete i contabili della Morte, quelli che fate somme  
      E divisioni di ciò che, ispirato in principio alla vita, perdura 
Oltre il suo inizio; e, tramite voi, noi aspetteremo  
Il verdetto del destino, la cui sentenza irrevocabile  
     Voi datate, recate ed eseguite, rendendo vecchio ciò che è nuovo, 
     Pur se buono o cattivo, perché, mentre noi moriamo in voi, 
Voi morite nel Tempo e il Tempo nell’Eternità. 

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