Ferlinghetti appartiene a una famiglia di immigranti italiani-portoghesi-sefarditi a Yonkers, nello stato di New York, studiò alla Mount Hermon School e all'Università del Carolina del Nord sulla Chapel Hill, quindi si arruolò nella Marina statunitense durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, ottenne un diploma post-laurea all'Università della Columbia e un dottorato alla Sorbona. Mentre studiava a Parigi, incontrò Kenneth Rexroth, che in seguito lo persuase a recarsi a San Francisco per sperimentare la nascente scena letteraria della città. Fra il 1951 e il 1953 insegnò Francese, scrisse critica letteraria e dipinse.
Nel 1953, Ferlinghetti e Peter D. Martin aprirono una libreria, che chiamarono City Lights dal nome della rivista cinematografica che Martin stava pubblicando. Due anni dopo, dopo che Martin si trasferì a New City, Ferlinghetti aprì l'omonima casa editrice, specializzata in poesia. La più famosa pubblicazione della City Lights fu Howl, il poema di Allen Ginsberg, che fu inizialmente confiscato dalle autorità.
Ferlinghetti ha un luogo di ritiro in una zona piuttosto selvaggia della costa della California, Big Sur, era un amante della natura e presentava una spiriatualità liberale permeata di dolcezza. Questi aspetti del suo carattere lo portarono all'amicizia con buddisti praticanti americani, fra cui Ginsberg e Gary Snyder. Per l'aspetto politico, si descriveva come un anarchico nel cuore (un anarchico etico e orientato alla comunità) che era giunto ad accettare che l'uomo comune non era ancora pronto a vivere nell'anarchismo; quindi, ha supportato il modello socialdemocratico dei paesi scandinavi.
La più famosa raccolta poetica di Ferlinghetti è A Coney Island of the Mind, che è stata tradotta in nove lingue. Nel 1998 è stato nominato Peota Laureato di San Francisco. Oltre a scrivere e pubblicare poesie e a gestire la libreria, Ferlinghetti continua a dipingere, e i suoi lavori sono stati esposti in gallerie e musei.
La poetica di Ferlinghetti spesso riflette le sue opinioni riguardo i temi sociali e politici attuali, e sfida i pensieri correnti rispetto il ruolo dell'artista nel mondo.
Il gruppo italiano Timoria ha dedicato la canzone Ferlinghetti Blues (dall'album El Topo Grand Hotel) al poeta, in cui lo stesso Ferlinghetti legge una sua poesia.
Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non date importanza alla felicità
che non è sempre
tutto questo spasso
se non date importanza a una punta d’inferno
qua e là
proprio quando tutto va bene
perché anche in paradiso
non è che cantino
tutti i momenti
Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non date importanza alla gente che muore
continuamente
che in fondo poi fa male la metà
se non si tratta di voi
Oh il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non vi state troppo a preoccupare
di qualche cervello morto
su ai posti di comando
o di una bomba o due
di tanto in tanto
contro le vostre facce voltate
o di consimili contrattempi
cui va soggetta la nostra
società di Gran Marca
con i suoi uomini che si distinguono
e i suoi uomini che estinguono
e i suoi preti
e altri scherani
e con le varie segregazioni
e congressuali investigazioni
e altre costipazioni
che sono il retaggio
della nostra carne demente
Sì il mondo è il più bel posto del mondo
per un sacco di cose come
fare la pantomima della farsa
e fare la pantomima dell’amore
e fare la pantomima della tristezza
e cantare in sordina d’amore e avere ispirazioni
e andare a zonzo
guardando tutto
e odorando fiori
toccando il culo alle statue
e persino pensando
e baciando la gente e
facendo figli portando pantaloni
e agitando cappelli e
ballando
e andando a bagnarsi nei fiumi
a fare picnic
in piena estate
o solo genericamente
Sì
Ma poi proprio in mezzo a tutto quanto
arriva sorridente il
beccamorto.
se non date importanza alla felicità
che non è sempre
tutto questo spasso
se non date importanza a una punta d’inferno
qua e là
proprio quando tutto va bene
perché anche in paradiso
non è che cantino
tutti i momenti
Il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non date importanza alla gente che muore
continuamente
che in fondo poi fa male la metà
se non si tratta di voi
Oh il mondo è un gran bel posto
per nascerci
se non vi state troppo a preoccupare
di qualche cervello morto
su ai posti di comando
o di una bomba o due
di tanto in tanto
contro le vostre facce voltate
o di consimili contrattempi
cui va soggetta la nostra
società di Gran Marca
con i suoi uomini che si distinguono
e i suoi uomini che estinguono
e i suoi preti
e altri scherani
e con le varie segregazioni
e congressuali investigazioni
e altre costipazioni
che sono il retaggio
della nostra carne demente
Sì il mondo è il più bel posto del mondo
per un sacco di cose come
fare la pantomima della farsa
e fare la pantomima dell’amore
e fare la pantomima della tristezza
e cantare in sordina d’amore e avere ispirazioni
e andare a zonzo
guardando tutto
e odorando fiori
toccando il culo alle statue
e persino pensando
e baciando la gente e
facendo figli portando pantaloni
e agitando cappelli e
ballando
e andando a bagnarsi nei fiumi
a fare picnic
in piena estate
o solo genericamente
Sì
Ma poi proprio in mezzo a tutto quanto
arriva sorridente il
beccamorto.
Una casa vuota all’orizzonte
Due volti alla finestra
con le teste girate
Un cane che abbaia a una catena tesa
Un pene appeso a un muro che sta per crollare
Una mano alzata
con sei dita incrociate
Una scala capovolta appoggiata al cielo
Un’onda di mare che sta per infrangersi su una spiaggia
Un uccello in volo che sta per gridare
Due sirene che si cantano l’un l’altra
segnano il luogo dove una storia è finita
Un sole che tramonta
tiene a bada la notte
Tutto questo sospeso nel tempo
L’universo trattiene il suo respiro
C’è silenzio nell’aria
La vita pulsa ovunque
La cosa chiamata morte non esiste
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