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mercoledì 9 novembre 2011

Guillaume Apollinaire (1880 - 9/11/1918)























ANDIAMO PIÙ SVELTI

E viene la sera e i gigli muoiono
Guarda il mio dolore bel cielo che me lo mandi
Una notte di malinconia
Sorridi creatura sorella ascolta
Avviatevi o poveri sulla strada maestra
Bugiarda foresta che sorgi alla mia voce
Le fiamme che bruciano le anime
Sul Boulevard de Grenelle
Gli operai e i padroni
Alberi di maggio tutti un merletto
Via non facciamo i fanfaroni
Andiamo più svelti diobenedetto
Andiamo più svelti
Tutti i pali telegrafici
Se ne vengono sullungosenna
La nostra Repubblica s'è messa in petto
Di quei mughetti un bel mazzetto
Che s'infittivano sullungosenna
Andiamo più svelti diobenedetto
Andiamo più svelti
Boccuccia a cuore Paolina ritrosa
Gli operai e i padroni
Ma sì ma sì bella addormentosa
Tuo fratello
Andiamo più svelti diobenedetto
Andiamo più svelti.

MARIZIBILL

A Colonia in Strada Alta
Andava e veniva di sera
Graziosa e disponibile
Poi stanca del marciapiede beveva
A tarda notte in losche birrerie
Rasentava la malora
Per un magnaccia rosso e rosa
Era un ebreo sapeva d'aglio
E l'aveva venendo da Formosa
Strappata a un bordello di Shangai
Conosco gente d'ogni sorta
Non eguagliano i loro destini
Indecisi come foglie morte
I loro occhi sono fuochi mal spenti
I cuori muovono come le loro porte

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