Ciò che è, sei tu.
Sta in te.
In tutto.
La goccia è stata nella nuvola.
Nella linfa.
Nel sangue.
Nella terra.
E nel fiume che si è aperto nel mare.
E nel mare che si è coagulato in mondo.
Tu hai avuto un destino così.
Fatti a immagine del mare.
Datti alla sete delle spiagge.
Datti alla bocca azzurra del cielo.
Ma fuggi di nuovo a terra.
Ma non toccare le stelle.
Torna di nuovo a te.
Riprenditi.
DIALOGO
Le mie parole sono la metà di un dialogo oscuro
che continua attraverso secoli impossibili.
Adesso comprendo il senso e la risonanza
che pure porti da tanto lontano nella tua voce.
Le nostre domande e risposte si riconoscono
come gli occhi dentro agli specchi. Occhi che hanno pianto.
Conversiamo dai due estremi della notte,
come da spiagge opposte. Ma con una voce che non si importa...
E un mare di stelle oscilla tra il mio pensiero e il tuo.
Ma un mare senza viaggi.
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