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domenica 8 gennaio 2012

TERNI CITY ROCKERS: 1a puntata


Una decina di anni fa ho cominciato a scrivere un libro, una specie di diario autobiografico sulla terni degli anni '80. Ogni tanto metterò su questo blog quello che ho scritto. 

Iniziamo con lo...

PSEUDO PROLOGO

   Questa è la storia di uno nato in pieno boom economico, di uno che ha visto scorrere davanti ai propri occhi, tre generazioni di gioventù bruciata: quella tardo sessantottina del fratello maggiore, caratterizzata dal più importante rinnovamento generazionale del novecento, quella degli anni settanta del riflusso, della trasgressione, delle lotte politiche, della creatività e della voglia di progresso e del “siamo tutti amici”, e quella degli anni ottanta/novanta dell’edonismo reaganiano, dell’affermarsi e dell’apparire ad ogni costo, pre hi-tech.
   Queste tre generazioni sono state, tra le altre cose, caratterizzate anche da svariati generi musicali: si va dal pop anglosassone e del beat dei tardi anni sessanta (leggi Beatles, Dik Dik, Equipe 84, Edoardo Vianello, Mina, Beach Boys, Caterina Caselli, i Rokes, Mal e i suoi Primitives ecc. ecc.), passando per l’hard rock, il punk, il rock progressivo, la disco music ed i cantautori impegnati degli anni settanta (leggi Led Zeppelin, Deep Purple, Uriah Heep, Clash, Sex Pistols, Genesis, Jethro Tull, Donna Summer, Cerone, Gloria Gaynor, Guccini, Bennato, Claudio Lolli ecc. ecc.), terminando con la new wave, l’elettronica e l’heavy metal per la generazione degli anni 80/90 (leggi Duran Duran, Spandau Ballet, Human League, U2, Kraftwerk, Joy Division, Iron Maiden, Saxon, Def Leppard ecc. ecc.)
   Lo spaccato di vita che tra qualche pagina inizierà, prenderà in considerazione proprio quest’ultimo periodo: infatti, tutta la storia, ha inizio agli albori dell’estate del 1981 e si conclude nei primi giorni autunnali del 1990, e questa non è un’ipotesi: è la pura e cruda realtà!
   Questa storia non parlerà solo di musica, anche se questa avrà lo spazio più grande al suo interno, ma anche di cinema, ma di quello buono, di letteratura, di lealtà, di bugie, di calcio, d’amore, di attualità del periodo, di tradimenti e di ricongiunzioni, ma alla fine, parlerà soprattutto di coloro che hanno “vissuto “ quegli anni, in un modo o nell’altro… bene o  male… in ricchezza e povertà… nella gioia e nel dolore… ma almeno hanno vissuto.
   Sarà una storia di nostalgia, nostalgia per quegli anni fantastici, e se qualche ultraquarantenne come me verserà una piccola lacrimuccia leggendo tutto questo obbrobrio, avrò raggiunto lo scopo di tutto ciò.

1 commento:

  1. Beh, io sto qui ad aspettare che inizi il racconto... e come non potrei? Fastrek era uno dei comprimari principali...

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