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sabato 21 gennaio 2012

Il poeta del giorno: Henrik Nordbrandt

Henrik Nordbrandt  - Poeta danese (n. Copenaghen 1945). La sua lirica, raffinata ed elitaria, trae ispirazione dall'Oriente mediterraneo, dove N. ha soggiornato a lungo, per intonare, con infinite variazioni, il compianto di un passato splendore, o per esprimere il pulsare della passione erotica nell'intensità dei suoni, colori, profumi. Tra le sue raccolte, in cui sono sempre più avvertibili gli echi di poeti e mistici orientali (῾Omar Khayyām, Rūmī), si ricordano, accanto al volume d'esordio Digte ("Poesie", 1966); Syvsoverne ("I sette dormienti", 1969); Istid ("Epoca glaciale", 1977).



LETTERA

Se un giorno ci venisse in mente di incontrarci...
( cosa di cui in fondo dubito)
allora per amor di Dio scegliamo un luogo
in cui nessuno di noi è mai stato prima.
Una qualche isola in disparte nell' Egeo
o una spiaggia nei pressi di Alessandria.

Un posto dove i giardini notturni non ci portino
subito a vedere noi stessi
come fantasmi, dove la gente scorgendoci
non finisca per pensare
a chi è morto dopo il nostro ultimo incontro
e dove non compariamo nelle loro storie

Potremo passare la notte insieme
a bere, a parlare di nulla
e magari remare sul mare al chiaro di luna
e se non ci venisse in mente di annegarci
potremo separarci prima dell' alba
felici, prima di essere tornati sobri.

Se dunque esiste un posto così
( cosa di cui come ho detto dubito)
un posto in cui persino certi tardi sprazzi di sole
e i profumi di certi alberi notturni
di tanto in tanto non ci ricordino che abbiamo provato
tutto questo tante volte prima, senza successo.

Oppure lasciamo perdere l'idea di incontrarci.



Quando ci lasciamo

Quando ci lasciamo, lasciamo contemporaneamente
tutti i luoghi in cui siamo stati insieme:
i sobborghi abbandonati con le case annerite dal fumo
dove abitammo un mese, città notturne
di cui abbiamo dimenticati i nomi, e fetidi alberghi asiatici
dove di tanto in tanto ci svegliavamo nell’afa del mezzodì
con la sensazione di aver dormito per mille e un anno.

E tutte le piccole e impervie cappelle di montagna
lungo la strada fra Atene e Delfi,
dove le lampade a olio ardono per tutta la notte estiva

lasciamo contemporaneamente, quando ci lasciamo.

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