M’illumina un presentimento
di stillanti arcipelaghi adagiati
sotto l’enorme sole,
mentre la morte dei roseti è certa.
Ma i cantieri son silenziosi.
Bianchi scheletri di navi
spezzano ogni mio dolce piano.
Io morirò fra le ossessioni
dei monti giganteschi.
di stillanti arcipelaghi adagiati
sotto l’enorme sole,
mentre la morte dei roseti è certa.
Ma i cantieri son silenziosi.
Bianchi scheletri di navi
spezzano ogni mio dolce piano.
Io morirò fra le ossessioni
dei monti giganteschi.
HAI CONTATO FINO A DIECI
Hai contato fino a dieci prima
di lanciarti in quella corsa che sapeva
di cavalli selvaggi. E ora che sei
giunto dove volevi,
fra gli applausi
di una folla sconfitta,
non hai più voce,
né volontà. Forse dovevi
contare fino a mille, a diecimila,
a un milione, a un miliardo, all’infinito.
di lanciarti in quella corsa che sapeva
di cavalli selvaggi. E ora che sei
giunto dove volevi,
fra gli applausi
di una folla sconfitta,
non hai più voce,
né volontà. Forse dovevi
contare fino a mille, a diecimila,
a un milione, a un miliardo, all’infinito.
MIO FALLIBILE CUORE
Mio fallibile cuore,
nulla è nostro nel tempo.
Tutto risale al vertice
come il fumo di un favoloso incendio.
Scrivo queste parole
bruciando al vento e chiamo
la vita col suo vero nome.
nulla è nostro nel tempo.
Tutto risale al vertice
come il fumo di un favoloso incendio.
Scrivo queste parole
bruciando al vento e chiamo
la vita col suo vero nome.
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