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sabato 20 agosto 2011

Edward herbert (3/3/1583 - 20/8/1648)

Al suo orologio, quando non riusciva a dormire

Incessanti minuti, mentre voi, scorrendo, narrate il tempo
Che rimemora la nostra vita, i vostri brevi passi, che sono
Appena nati, presto la supereranno, benché essa non vada
Né veloce, né lontano, perché la vita, per quanto possa
Sfuggire al suo resoconto, al vostro, di certo, non sfuggirà.
Voi siete i contabili della Morte, quelli che fate somme
E divisioni di ciò che, ispirato in principio alla vita, perdura
Oltre il suo inizio; e, tramite voi, noi aspetteremo
Il verdetto del destino, la cui sentenza irrevocabile
Voi datate, recate ed eseguite, rendendo vecchio ciò che è nuovo,
Pur se buono o cattivo, perché, mentre noi moriamo in voi,
Voi morite nel Tempo e il Tempo nell’Eternità.

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