Il testamento
Amo la fiamma,
immagine di fulgore,
nel balenar del lampo
nel luccichio di stelle.
L’etere amo,
il libero e divino,
dove passano i venti,
le aquile, le nubi.
Amo l’onda
che mormora
nel fluire anelante,
di contrada in contrada.
Amo la terra,
il verde benedetto
dov’è ameno l’andare
ma più dolce il sostare.
E muoio.
L’essere mio affido volentieri
agi elementi divenuti cari.
Lo spirito alla fiamma
l’anima all’etere
il cuore all’onda
il corpo alla terra.
Lo spirito divampi
l’anima si effonda
del cuore il moto
ancora mormori e risuoni
il corpo riposi.
immagine di fulgore,
nel balenar del lampo
nel luccichio di stelle.
L’etere amo,
il libero e divino,
dove passano i venti,
le aquile, le nubi.
Amo l’onda
che mormora
nel fluire anelante,
di contrada in contrada.
Amo la terra,
il verde benedetto
dov’è ameno l’andare
ma più dolce il sostare.
E muoio.
L’essere mio affido volentieri
agi elementi divenuti cari.
Lo spirito alla fiamma
l’anima all’etere
il cuore all’onda
il corpo alla terra.
Lo spirito divampi
l’anima si effonda
del cuore il moto
ancora mormori e risuoni
il corpo riposi.
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