Il pioppeto
Hanno abbattuto i pioppi, addio all'ombra
e al mormorio del fresco colonnato,
il vento più non gioca né canta tra le foglie,
la loro immagine più l'Ouse non riceve.
Dodici anni fa scoprii un giorno
l'amato boschetto e la riva dei pioppi,
e ora nell'erba sono affondati,
e sedile mi fa chi ombra mi diede.
il merlo è fuggito ad altro riparo,
tra i noccioli ha trovato rifugio alla calura,
più non risuona la sua dolce voce
sulla scena che tanto mi aveva incantato.
brevi scompaiono i miei anni,
presto coi pioppi dovrò giacere,
una zolla sul petto, una pietra sul capo,
prima che un bosco sul posto rinasca.
La vista m'invita, più d'ogni altra cosa,
a meditare sugli effimeri piaceri umani:
la vita è sogno, ma il piacere si consuma
più rapido del respiro di un uomo.
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