"LA SPADA SPEZZATA" di Poul W. Anderson
Poul William Anderson nasce negli Stati Uniti nel 1926 da genitori scandinavi. Laureato con lode all'Università del Minnesota nel 1948, sceglie l'attività di scrittore. Il suo primo racconto appare nel 1947 su "Astounding" rivista di John Campbell. Ha scritto molti libri di fantascienza vincendo 5 premi Hugo e 2 premi Nebula. Spesso si è cimentato nell'heroic fantasy ("Tre cuori e tre leoni", "La spada spezzata") che lo hanno fatto apprezzare molti anche agli amanti di questo genere letterario. È morto nel 2001.
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Tra i romanzi fantastici contemporanei, pochi godono, nel mondo anglosassone, di fama pari a "La spada spezzata", che da 40 anni è fonte d'ispirazione per numerosi autori di heroic fantasy. Quella narrata da Anderson, però, è una vicenda le cui radici simboliche affondano in un terreno mitico non fittizio: il "pantheon" nordico. La vicenda di Skafloc, il bimbo scambiato dagli elfi, e di Valgard, il suo sostituto tra gli uomini, figlio in realtà di un conte elfo e di una troll, si snoda infatti sullo sfondo della mitologia scandinava, una delle più ricche e affascinanti che esistono: gli dèi Asi e gli dèi Vani, i goblin, Asgard la Sede Immortale, Yggdrasil il Frassino del Mondo, il Ponte di Bifrost, la Spada Spezzata. Questa arma, simbolo del potere riconquistato, protagonista di infinite epopee fantastiche (appare anche su "Il signore degli anelli", Narsil), deciderà alla fine non soltanto le sorti del conflitto che oppone i troll agli elfi, ma anche il destino personale di Skafloc e Valgard. Drammi ancestrali, maledizioni, battaglie, evocazioni di un mondo magico-eroico oggi ormai scomparso, si sovrappongono alle motivazioni umane e sovrumane, i sentimenti dell'odio e dell'amore che fanno agire sul loro palcoscenico insanguinato i personaggi del libro.
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