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venerdì 3 febbraio 2012

Il giorno che morì la musica


3 febbraio 1959
Il 3 febbraio 1959 è chiamato anche il giorno in cui la musica morì.  Buddy Holly, Ritchie Valens e Big Bopper muoiono in un incidente aereo. Scampò al disastro il chitarrista di Holly, Tommy Allsup, che perse il posto sull'aereo, a favore di Valens, dopo il lancio di una monetina.

La storia racconta che , dopo la loro performance a Clear Lake, nello Iowa, i ragazzi stanchi e infreddoliti decisero, su suggerimento di Buddy Holly, vista l'indisponibilità dell'autobus fuori uso, di affittare un piccolo aeroplano che li avrebbe trasportati a Fargo (Dakota del Nord), luogo della successiva esibizione.

Non essendoci posti sufficienti a bordo, Ritchie e il chitarrista Tommy Allsup decisero di affidare alla sorte la scelta dell'ultimo posto disponibile con il lancio della moneta: fu Valens ad aggiudicarsi il posto sull'aereo.

I ragazzi arrivarono alle 00:40 all'aeroporto e qui conobbero il ventunenne pilota Roger Peterson che, poco prima dell'una di notte, decollò nonostante avesse pochissima esperienza di volo e, pare, senza autorizzazione della torre di controllo (una nebbia fitta impediva di avere una buona visibilità).

Probabilmente Peterson andò in confusione a causa della visibilità troppo scarsa, non rendendosi conto che la strumentazione di bordo gli stava segnalando che l'aereo scendeva invece di salire. Così, pochi minuti dopo il decollo, l'aereo si schiantò al suolo in un campo di grano. La mattina seguente i corpi di Buddy Holly e Ritchie Valens furono trovati a 6 metri dall'aereo, quelli di Big Bopper e del pilota a 45 metri di distanza. Ritchie Valens aveva soltanto 17 anni.

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