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domenica 31 luglio 2011

Sandor Petôfi (1/1/1823 - 31/7/1849)

SE ALBERO FOSSI

Sarò albero, se sarai suo fiore.
Se tu sarai rugiada io fiore sarò.
Sarò rugiada se tu sarai raggio di sole…
Mi basta che siamo una cosa sola.
Se, fanciulla, tu sarai il paradiso:
Allora io diventerò una stella,
Se, fanciulla, tu sarai l'inferno: (per
Unirci) io sarò dannato.

NON FU MAI INNAMORATO CHI DICE
Non fu mai innamorato chi dice che l'amore
è una schiavitù; l'amore dà le ali e non catene:
anhce a me ha dato nuove ali.
Nessun uccello ha le ali simili a quelle
che l'amore ci fa spuntare.
Alato cosi mi sembra anche troppo facile
sorvolare la terra.
Ascendo al giardino degli angeli,
su nei cieli, in un attimo per fare
una ghirlanda di stelle
con fiammeggianti rose del firmamenteo,
Ora mi avvolge fulgoe celeste, ora mi copre
infernale buio. Volo e per un istante intravvedo
Dio e paradiso; inferno e diavolo
Quando le mie ali si dispiegano,
tempo e spazio non esistoo più;
dalla creazione alla fine del mondo
dura il mio volo. E liberandomi cosi
tra cielo e l'inferno, pene e beatitudini
io e provo tutte in un baleno.

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