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martedì 14 giugno 2011

Salvatore Quasimodo (1901-1968)

ORA CHE SALE IL GIORNO

Finita è la notte e la luna
si scioglie lenta nel sereno,
è così vivo settembre in questa terra di pianura,
tramonta nei canali.
i prati sono verdi come
nelle valli del sud a primavera. Ho lasciato i compagni,ho nascosto il cuore dentro le vecchie mura,
per restare solo a ricordarti.
Come sei più lontana della luna,
ora che sale il giorno
e sulle pietre batte il piede dei cavalli!


IMITAZIONE DELLA GIOIA

Dove gli alberi ancora abbandonata più fanno la sera,
come indolente è svanito l'ultimo tuo passo
che appare appena il fiore sui tigli
e insiste alla sua sorte.
Una ragione cerchi agli affetti,
provi il silenzio nella tua vita.
Altra ventura a me rivela il tempo specchiato.
Addolora come la morte,
bellezza ormai in altri volti fulminea.
Perduto ho ogni cosa innocente,
anche in questa voce,
superstite a imitare la gioia.

CON UNA FRONDA DI MIRTO

Con una fronda di mirto
giocava ed una fresca rosa;
e la sua chioma le ombrava lieve
e gli omeri e le spalle.

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