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domenica 13 novembre 2011

Philipp Von Zesen (1619 - 13/11/1698)

Sugli occhi della sua amata

I suoi occhi colmi d’ardore! Che brace? Carbonchio ardente.

Nemmeno: sono un lampo che sfolgora nell'aria

e corre dai suoi occhi fino ai miei.

Non lampi: sono dardi di cui è solita vantarsi,

con cui suole pagare in contanti il tributo d'amore.

Non frecce: soli, con i quali ella pretende

l'altrui luci offuscare, e che nessuno vede

senza poi dover essere punito. Non soli, no, ma stelle

scese dal cielo della sua fronte. No! Cosa vedo splendere?

non è così umida la brace; il carbonchio così non brilla

né ha tal forza il lampo; né il dardo così rallegra;

né così forte è il sole; né così una stella può splendere.

Ma perché mai noi uomini folli guardiamo quelli prima

del carbonchio, del lampo, della freccia, del sole e delle stelle?

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