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domenica 22 maggio 2011

Langston Hughes (1902 - 1967)

La Madre al Figlio

Bene, figliolo, te lo dirò:
la vita per me non è stata una scala di cristallo.
Ci furono chiodi
e schegge
ed assi sconnesse,
e tratti senza tappeti sul pavimento
nudi.
Ma per tutto il tempo
seguitai a salire
e raggiunsi i pianerottoli,
e voltai angoli
e qualche volta camminai nel buio
dove non era spiraglio di luce.
Così, ragazzo, non tornare indietro.
Non fermarti sui gradini
perché trovi ardua l'ascesa.
Non cadere ora
perché io vado avanti, amor mio,
continuo a salire
e la vita per me non è stata una scala di cristallo.
***************
ANCH'IO SONO L'AMERICA

Anch'io canto l'America
Sono il fratello scuro
Mi mandano a mangiare in cucina
Quando vengono gli ospiti
Ma io rido
e mangio bene
e divento più forte
Domani,
mi siederò al tavolo
quando vengono gli ospiti
Nessuno allora oserà dirmi
'vai a mangiare in cucina'.

Inoltre,
vedranno quanto sono bello
e si vergogneranno
Anch'io sono l'America.
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SONO UN NERO

Sono un Nero:
nero com'è nera la notte
nero come le viscere della mia Africa.
Sono stato schiavo:
Cesare mi fece pulire le sue gradinate,
lucidai gli stivali di Washington.
Sono stato operaio:
sotto le mie mani crebbero le Piramidi
preparai la malta per il "Woolworth Building".
Sono stato cantore:
per tutte le strade dall'Africa alla Georgia
portai i miei canti di dolore
inventai il ragtime.
Sono stato una vittima:
i Belgi nel Congo mi tagliarono le mani
ora mi linciano nel Texas.
Sono un nero:
nero com'è nera la notte
nero come le viscere della mia Africa.

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