Powered By Blogger

lunedì 2 maggio 2011

Alfred de Musset (1810 - 1857)

Marzo

Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.

Ancora non c'è l'usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel brolo
già fremono e parlano i grilli.
E, guarda, la siepe s'è desta
coperta di fiori, odorosa;
il pesco s'ammala di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C'è pioggia, c'è vento, c'è Sole:
è Marzo, ogni cosa ha un incanto:
è Marzo che piange e non vuole..
che mostra il sorriso tra il pianto.

*****************


Ho perso la mia forza e la mia vita


E i miei amici e l’allegria;


Ho perso finanche l’orgoglio


Che dava l’impressione del mio genio.


Quando ho visto la Verità


Ho pensato che fosse un’ amica;


Quando l’ho compresa e sentita,


Io ero già disgustato.


Eppure ella è eterna


E quelli che sono passati da qui


Tutto hanno ignorato.


Dio parla, bisogna rispondergli.


L’unico bene che mi resta al mondo


È quello di aver pianto talvolta.



Nessun commento:

Posta un commento