Il noce
La mia testa è una nuvola schiumosa,
il mare è nel mio petto.
Io sono un noce nel parco Ghiulkhan,
cresciuto, vecchio, ramoso –guarda! –
ma né la polizia né tu lo sapete.
Io sono un noce nel parco Ghiulkhan.
E le foglie, come pesciolini,
vibrano dall’alba alla sera,
frusciano come un fazzoletto di seta;
prendi, strappale, o mia cara,
e asciuga le tue lacrime.
Le mie foglie sono le mie mani,
centomila mani verdi, centomila mani io tendo,
e ti tocco, Istanbul.
Le mie foglie sono i miei occhi,
e io guardo intorno,
con centomila occhi ti guardo, Istanbul.
Le mie foglie battono, come centomila cuori.
Io sono un noce nel parco Ghiulkhan,
ma né la polizia né tu lo sapete.
(Nazim
Hikmet)
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