Fëdor Ivanovič Tjutčev in russo: Фёдор Иванович Тютчев[?] (Ovstug, 5 dicembre 1803 – Carskoe Selo, 27 luglio 1873) è stato uno scrittoree poeta russo.
Eminente poeta russo, diplomatico. Visse a Monaco e a Torino, conosceva Heine e Schelling. Non partecipava alla vita letteraria e non si diceva un letterato.
Sono disponibili circa 400 delle sue liriche, i cui frammenti sono molto spesso citati in Russia. Le prime poesie furono composte nel contesto della tradizione poetica del 700. Negli anni 30 dell’800 nelle sue liriche sono molto forti le tradizioni del romanticismo europeo, e soprattutto di quello tedesco. Si tratta della lirica filosofica (meditativa), gli argomenti principali della quale sono le riflessioni sul creato, sulla sorte umana, sulla natura. Negli anni 40 scrisse alcuni articoli politici, dedicati al problema delle relazioni fra la Russia e la civiltà occidentale. Negli anni 50 dell’800 Tjutčev crea una serie delle liriche brillanti sull’amore, nelle quali l’amore viene raffigurato come tragedia. Queste liriche furono successivamente unite nel cosiddetto “denis'evskij cikl” (ciclo di Denis'eva), ossia il ciclo delle poesie dedicate all’amante del poeta E.A. Denisieva. Negli anni 60 – 70 nell’opera di Tjutčev predominano le poesie politiche.
La più famosa lirica “Silentium!” è un amaro invito al silenzio, il rammarico causato dalla penosa consapevolezza del fatto che una persona non potrà mai comprendere pienamente un’altra. Una delle sentenze più citate di Tjutčev è “Pensiero una volta pronunciato è menzogna”, oltre a “La Russia non è da comprendere razionalmente” e “Non siamo destinanti a prevedere come si ripercuoterà ciò che abbiamo detto”.
Pubblicò anche numerosi scritti politici, tra cui l'opuscolo La Russie et l'Allemagne.
Le sue poesie sono state tradotte in italiano da Tommaso Landolfi.
Björk canta con Antony Hegarty un suo poema in Volta (2007), tradotto in inglese «The Dull Flame of Desire» come appare in Stalker (1979) di Andrej Tarkovskij.
SILENTIUM
Taci, nasconditi ed occulta
i propri sogni e sentimenti;
che nel profondo dell'anima tua
sorgano e volgano a tramonto
silenti, come nella notte
gli astri: contemplali tu e taci.
Può palesarsi il cuore mai?
Un altro potrà mai capirti?
Intenderà di che tu vivi?
Pensiero espresso è già menzogna.
Torba diviene la sommossa
fonte: tu ad essa bevi e taci.
Sappi in te stesso vivere soltanto.
Dentro te celi tutto un mondo
d'arcani, magici pensieri,
quali il fragore esterno introna,
quali il diurno raggio sperde:
ascolta il loro canto... e taci!...
i propri sogni e sentimenti;
che nel profondo dell'anima tua
sorgano e volgano a tramonto
silenti, come nella notte
gli astri: contemplali tu e taci.
Può palesarsi il cuore mai?
Un altro potrà mai capirti?
Intenderà di che tu vivi?
Pensiero espresso è già menzogna.
Torba diviene la sommossa
fonte: tu ad essa bevi e taci.
Sappi in te stesso vivere soltanto.
Dentro te celi tutto un mondo
d'arcani, magici pensieri,
quali il fragore esterno introna,
quali il diurno raggio sperde:
ascolta il loro canto... e taci!...
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